martedì 2 agosto 2011

OPERAZIONE "GROTTE PULITE 2011" LARGO GROTTA ARDITO

OPERAZIONE “GROTTE PULITE 2011”


13 AGOSTO 2011  ore 09,30 località  GROTTA ARDITO - Polignano a Mare: facciamo grotte e fondali puliti! Liberiamo le grotte e i fondali dai rifiuti.

Buste di plastica, scatolette, fazzoletti, mozziconi di sigarette, inaspettati televisori o carcasse di metallo: è una vecchia collezione primavera estate che sulle spiagge, GROTTE e i fondali d’Italia non passa mai di moda. Rifiuti lasciati tra la sabbia o portati sulle spiagge o GROTTE dalle maree dopo essere stati abbandonati in acqua, comportamenti superficiali che mettono in pericolo la biodiversità del mare, sopra e sotto l’acqua.


Per la prima volta i volontari con il gruppo subacqueo di Legambiente Circolo Hippocampus , il comune di Polignano a Mare, Polizia Municipale, diving, forze dell’ordine e tutti gli amici dell’ambiente scendono tra grotte e fondali  per dire che il rispetto per il mare non va in vacanza: per questo dedichiamo questa giornata alla raccolta dei rifiuti abbandonati nelle grotte, un gesto concreto con cui vogliamo promuovere una maggiore attenzione alla tutela del territorio e chiedere alle amministrazioni un impegno coerente e continuo nel tempo.


Un’azione per dire SI ai piani spiaggia che valorizzano le nostre coste, all’accesso in spiaggia per tutti, al turismo responsabile e alla raccolta differenziata.

Per dire NO alle spiagge blindate, all’edilizia abusiva e pericolosa, alla pesca selvaggia, allo sfregio dei fondali, del mare e di tutte le sue forme di vita.

È l’Italia costiera: una grande ricchezza paesaggistica, economica, culturale e sociale. Tutelarla non è solo un dovere, è un vantaggio per tutti! Tipi da spiaggia, a raccolta!
Proteggiamo il mare nostrum e la costa, sensibilizziamo gli enti competenti alla creazione del parco marino e costiero.

In collaborazione con ARA SUB Monopoli.

Cenni della GROTTA ARDITO da ( LE GROTTE MARINE ITALIANE )


Grotta Ardito
Sinonimi:         Grotta delle Caldaie
Regione:          Puglia
Provincia:        Bari
Comune:         Polignano a Mare
Località:          Centro abitato - Ospedale
Quota dell'Ingresso:    0 m slm
Dislivello:        +4 m
Sviluppo Reale:           135 m
Posizione:        IGM 1:25000 geogr.M.Mario
190 I NO Monopoli (1948)
04°46'15" E, 40°59'45" N

Rilevatori:       F. Orofino - 15 maggio 1971

Fonti dei dati:  Favale (1994)

Descrizione

"Forestiero non temere, difficile è questa discesa dell'Averno poiché conduce a piacevoli bagni di mare e ad una gioiosa pesca.
Per creare questo conforto per sè, i suoi abitanti e i forestieri, il sacerdote Giuseppe Ardito con larga spesa, scavando la durissima roccia, fece edificare, abbellire e costruire case, nell'anno 1824".
Così ha diligentemente tradotto Pippo Longobardi l'epigrafe latina in marmo che doveva trovarsi un tempo sul muro della piccola casetta che regola l'accesso da terra della grotta ed oggi miserevolmente fatta scomparire ad opera di ignoti. Quarantotto scalini ricavati nel perduro silice, come amò riportare il nostro buon reverendo e primo proprietario della grotta, oggi consunti, sporchi e ricettacolo di immondizie varie, scendono dall'ampio spiazzo omonimo, al livello del mare. Forse uno spirito di popolare concorrenza alla vicina e signorile Grotta Palazzese, o forse solo una reale necessità privata di un povero prelato che non poteva disporre di grande tempo per recarsi ai bagni, questa singolare opera dello scorso secolo mostra uno dei tanti esempi di quale attaccamento i polignanesi siano stati capaci verso la loro costa, che semmai è proprio scomoda e certo non funzionale per esempio, allo sviluppo economico locale.
Alla fine dell'oscura discesa si perviene su una naturale balconata che scorre lungo tutto il lato orientale dell'ampia caverna, spingendosi fino allo spigolo costiero dove repentinamente la falesia riprende il suo ordinato orientamento appenninico, abbandonando gli ambienti sotterranei ed il suggestivo tratto del centro storico con quella sapiente, disordinata e aggraziata composizione di moduli di volumi verticali che sono le abitazioni che si affacciano sul mare.
La grotta Ardito, pur ripetendo tutti gli aspetti geomorfologici delle grotte litorali, ne esaspera le dimensioni: il contatto litologico tra i calcari e le calcareniti è talmente evidente da essere marcato da un livello erosivo; i crolli di arretramento costiero fanno da corona, nelle acque ancora poco profonde, al passaggio dall'ambiente di grotta al mare aperto; e lungo il soffitto diverse cupole di dissoluzione per condensa sono così grandi e perfette da far ipotizzare che questa grotta solo alcuni secoli or sono doveva avere un esiguo passaggio al mare, in quanto le sculture di tipo carsico non sono state ancore smantellate dall'attività marina. A tale proposito il Galizia scrive, omettendone la fonte, di un crollo costiero avvenuto proprio in quel tratto l'8 gennaio del 1772, probabilmente in connessione con una di quelle mareggiate storiche di tramontana.
Per chi ha saputo vincere i timori del brutto accesso, la visione che si presenta dal basso nella cornice nera e frastagliata della volta e degli enormi blocchi che spuntano dal mare interrotti dallo specchio delle acque, con lo sfondo dell'antico borgo, ripaga dello sforzo e dell'avventura. Un'avventura che sarebbe opportuno si facessero carico anche gli Amministratori Locali nella speranza che pervasi dalla romantica visione operassero per la pulizia e l'ordinata tenuta di uno dei più suggestivi angoli della nostra cittadina (Favale, 1994).

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