domenica 9 ottobre 2011

CROLLO PALAZZO DI BARLETTA: SICUREZZA A RISCHIO PER IL PATRIMONIO EDILIZIO ITALIANO

Crollo palazzo Barletta

Legambiente:
“Abusivismo, deregulation e fai da te:  sicurezza a rischio per il patrimonio edilizio italiano”

La terribile tragedia di Barletta è il segnale inequivocabile che il nostro patrimonio edilizio, in gran parte risalente agli anni ‘50 e ’60, ha bisogno di controlli e regole certe e non di deregulation e fai da te. L’abusivismo e le semplificazioni sul modello del Piano casa e della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività, che consente di avviare un'attività produttiva senza aspettare il via libera dell'amministrazione), contribuiscono concretamente all’aumento del rischio crolli per tutti quegli edifici vecchi, mai controllati, che subiscono, più o meno legalmente, modifiche strutturali in barba a ogni principio di sicurezza e rispetto del territorio e del paesaggio”.

Bari 2, 3 e 4 dicembre IX Congresso Nazionale di Legambiente

Bari 2, 3 e 4 dicembre IX Congresso Nazionale di Legambiente

Un appuntamento che si tiene ogni quattro anni, in cui si definiscono gli obiettivi e le priorità dell’associazione. Lo dedicheremo a Mario Di Carlo, Cesare Donnhauser e Angelo Vassallo, tre ambientalisti che purtroppo non ci sono più.
È per noi un’occasione insostituibile per mettere a fuoco le questioni da affrontare, fare un bilancio di quello che abbiamo fatto, valutare cosa sta succedendo nel nostro Paese e nel mondo. È un’occasione unica per capire quali sono i processi sociali e culturali in corso e come un’associazione ambientalista si deve misurare con essi. È un grande momento collettivo, in cui ci troviamo a discutere e a confrontarci per capire meglio come affrontare le sfide che ci attendono e come possiamo migliorare la costruzione del nostro progetto politico associativo.
 Quest’anno abbiamo deciso di incontrarci in un’importante città del sud per dare un segnale politico e culturale importante. Tutte le grandi battaglie ambientali -per la legalità, per uno sviluppo più equo e sostenibile, contro la grande piaga del precariato e della disoccupazione giovanile, e ancora la rivincita delle donne, le grandi opportunità che la rivoluzione energetica  offre come risposta alla crisi economica- trovano nel nostro Meridione situazioni di eccellenza e insieme di drammatica arretratezza. L’emancipazione del Paese e la speranza di un futuro migliore passano da qui e, nel nome di una reale unità nazionale e di un’equa coesione sociale, abbiamo pensato che questo possa essere lo scenario giusto per rilanciare le nostre ragioni e le nostre speranze.